Che stiate pensando di aprire la vostra attività al mondo del franchising o considerando la gestione di un punto vendita come affiliato sarà fondamentale per voi capire qual è lo stato dell’arte del franchising nel nostro Paese e quali sono i settori e le attività più redditizie in cui conviene investire.
In questa analisi ci viene in aiuto il recente “Rapporto sullo stato del franchising in Italia” presentato nel mese di ottobre 2017 al Salone del Franchising di Milano.
Il rapporto è considerato uno degli studi più attendibili del settore. Tiene conto in modo sistematico e costante di tutte le attività che soddisfano contemporaneamente due requisiti fondamentali: la gestione di reti con almeno tre affiliati e un trend di sviluppo registrato negli ultimi tre anni.
Viene fatta questa scrematura al fine di includere nel Rapporto solo i sistemi di franchising “vitali”, nell’intendo di definire uno scenario più veritiero della consistenza reale delle reti di franchising presenti in Italia.
IL SETTORE DEL FRANCHISING É IN RIPRESA
In linea generale possiamo dire che il settore è in crescita, sebbene modesta. Nel 2016 si è registrato un aumento del giro d’affari dello +0,4% e di nuovi +0,6% franchisor (Assofranchising, Confimprese, EY).
Una crescita che ha riguardato anche il corso del 2017.
Nel primo semestre 2017 il settore del commercio in franchising ha registrato un aumento del fatturato dello 0,8% rispetto allo stesso periodo nel 2016, raggiungendo la quota di 24 miliardi di fatturato globale con oltre 50mila negozi e 950 catene in franchisor, a cui si aggiunge anche un sensibile aumento dell’occupazione: + 3% con oltre 200 mila occupati nel comparto (elaborazione Centro Studi RDS EXPO-Salone Franchising Milano, primo semestre 2017).
Si deve aggiungere che ad oggi, il franchising continua ad essere una grande opportunità di sviluppo per i nostri mercati, soprattutto per i giovani: si conti che quasi il 25,6% degli imprenditori affiliati rientrano nella fascia d’età tra i 25 e 35 anni, grazie alla facilità di accedere a queste forme di autoimpiego dagli investimenti contenuti (anche con cifre a partire dai 20-30 mila euro).
QUALI SONO I SETTORI MIGLIORI IN CUI INVESTIRE PER IL FRANCHISING?
Tra le categorie e settori più ricercati e sulle quali c’è maggior interesse da parte delle circa 500mila persone che annualmente si informano sul mondo del franchising attraverso visite sui siti web specializzati, incontri e fiere di settore ecc. troviamo sul podio i mondi del Food (+1,7% sul 2016), Fashion (+1,9%) e Articoli per la persona (Wellness, beauty, palestre, ecc. +7,1%).
Anche analizzando i settori con maggior crescita ritroviamo in primis il comparto della Ristorazione. Il settore del Food ha raggiunto oggi quasi 2,5 miliardi di euro di fatturato, 36.000 addetti occupati e oltre 3.800 punti vendita in franchising.
A seguire e sempre considerando la crescita netta troviamo il settore del benessere (+25% rispetto al 2016) il quale raggruppa il mondo della salute, erboristeria, dietetica, estetica, parafarmaceutica ecc., generando un giro d’affari di circa 270 milioni di euro (elaborazione Centro Studi RDS EXPO-Salone Franchising Milano, primo semestre 2017).
In terza posizione si colloca invece il mondo della grande distribuzione in franchising (GDO IN FRANCHISING). In questa categoria rientrano non solo i player della GDO, tra i quali per fatturato spiccano i discount, ma anche tutti quei formati di vendita di prodotti alimentari che si stanno via via tipicizzando con tipologie di prodotto e format distinti come: caffetterie e ristorazione rapida, gelaterie e yogurterie, negozi per intolleranze ed esigenze alimentari specifiche, di prodotti tipici regionali ecc.).